Si è svolta oggi, presso la direzione di AMT, l’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2021. L’anno appena trascorso ha visto la nascita di una nuova realtà nel panorama del Tpl nazionale: la nuova AMT, contraddistinta anche da un nuovo logo, che gestisce tutto il trasporto pubblico dell’area vasta genovese, integrando il bacino urbano e quello metropolitano. La nuova AMT si colloca nello scenario nazionale come uno dei player più significativi, con oltre 2.800 dipendenti e più di 900 mezzi tra autobus, treni metro, funicolari, ascensori e ferrovie che fanno parte di tutto il sistema multi modale caratteristico della realtà genovese. Il nuovo territorio servito comprende il Comune di Genova e i 67 Comuni che compongono l’area vasta metropolitana.

AMT, l’emergenza pandemica

La nuova azienda ha operato nel corso del 2021 ancora con un regime di emergenza, caratterizzato dalle ricadute del periodo pandemico per Covid 19. Nel corso dell’anno si sono registrate ancora contrazioni nell’uso del Tpl da parte dei cittadini; timidi segnali di ripresa si sono osservati soprattutto nella seconda parte dell’anno quando si è arrivati a circa il 75% di utilizzo del Tpl rispetto al valore 2019, vale a dire l’ultimo periodo di normalità pre Covid. Questa situazione ha determinato ancora una forte diminuzione dei ricavi aziendali da tariffe compensati, solo parzialmente, dai ristori governativi. Inoltre, gli ultimi mesi del 2021 hanno iniziato a mostrare un incremento dei costi dovuto all’inflazione.

Nonostante tutto questo, grazie ad una gestione operativa, economica e finanziaria attenta, l’azienda ha chiuso in positivo l’anno appena trascorso. Per il nono anno consecutivo, infatti, il risultato conseguito dall’azienda porta il segno più; il bilancio civilistico 2021 si è chiuso con un utile di 200.726 euro. Il bilancio è stato controllato e validato dalla società esterna di revisione Deloitte & Touche.

AMT, il valore della produzione

Alcuni indicatori economici di sintesi aiutano a misurare i volumi dell’azienda nel 2021. Il valore della produzione è stato di 213,5 milioni di euro. Nel 2021 sono stati prodotti complessivamente circa 36,5 milioni di chilometri, con un incremento rispetto al 2020 del 47% legato all’acquisizione da parte dell’azienda del comparto extraurbano e ai servizi aggiuntivi per il rispetto del distanziamento Covid.

I ricavi da traffico lordi sono aumentati rispetto al 2020 ma presentano ancora un forte gap rispetto al 2019: nel 2021 si sono assestati su 52,57 milioni di euro. I ristori governativi relativi all’anno 2021 messi a bilancio ammontano a 9,6 milioni di euro. I costi della produzione sono stati pari a 212,4 milioni di euro. La voce di costo più significativa per l’azienda è sempre rappresentata dal costo del personale che nel 2021 è stata pari a 137,5 milioni di euro.

AMT, anno difficile

Nonostante il difficile anno, l’azienda è riuscita ad investire circa 39,4 milioni di euro, principalmente dedicati al rinnovo flotta, grazie a finanziamenti pubblici, e in parte, in autofinanziamento, rivolti al piano di ammodernamento e miglioramento degli impianti verticali. Contestualmente alla gestione condizionata dall’emergenza, il 2021 ha visto però anche la prosecuzione e la concretizzazione di importanti progetti sulla mobilità che stanno cambiando il trasporto pubblico genovese: tra tutti, la transizione energetica della flotta verso l’elettrico e l’innovazione dei servizi per i clienti legati allo sviluppo della tecnologia.

“Il 2021 è stato a un anno complesso, in cui la pandemia ha giocato ancora un ruolo pesante, con ricadute sul servizio, sui carichi, sui costi e la comparsa dei primi segnali dell’inflazione. Su tutto la difficoltà legata ai ristori governativi per i mancati ricavi, arrivati tardi e in misura molto parziale – dichiara Marco Beltrami, Presidente di AMT –  È stato però anche l’anno dell’integrazione tra servizio urbano e provinciale, operativa dal 1° gennaio e che ha portato ad un’azienda da 2.800 dipendenti e con un valore della produzione di 213 milioni di euro. Considero un grande risultato avere chiuso in positivo anche questo bilancio, il quinto che personalmente firmo. È il risultato di uno sforzo corale dell’azienda: dalla ricerca dell’efficienza nel quotidiano all’attenta gestione di tutti gli aspetti economici e finanziari. Tutto questo in un anno in cui abbiamo comunque proseguito nel percorso di elettrificazione e innovazione. Siamo ora in un 2022 che prospetta notevoli difficoltà economiche, ma arrivarci con il risultato positivo del 2021 alle spalle ci dà fiducia e ottimismo”.

“A fronte e malgrado le inevitabili complicazioni legate al Covid nel 2021, i lavoratori ed il management di AMT hanno svolto un lavoro eccezionale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini genovesi e di tutto il Genovesato – dichiara l’Assessore alla Mobilità integrata e ai Trasporti del Comune di Genova Matteo Campora – La fusione con ATP è stata e continua ad essere una sfida probante che è il simbolo degli sforzi di tutta l’azienda per costruire e fornire agli utenti un servizio di trasporto pubblico sempre più efficiente, capillare e sostenibile, che nei prossimi anni beneficerà di importanti finanziamenti volti alla completa elettrificazione del parco mezzi genovese nell’ambito di un progetto, quello dei 5 assi, che rappresenta anche una formidabile occasione di riqualificazione urbana di aree strategiche della nostra città, insieme alle altre opere infrastrutturali, come lo SkyMetro, che realizzeremo prossimamente. A nome dell’Ente colgo l’occasione per ringraziare i lavoratori e i dirigenti di AMT per il prezioso e infaticabile impegno che hanno messo al servizio di Genova e dei genovesi”.

Fatti significativi del 2021

Il 2021 ha ancora pesantemente risentito del Covid ma, nonostante l’emergenza pandemica, l’azienda ha proseguito nel suo impegno di garantire il servizio e la sicurezza di viaggio sui mezzi pubblici. Tanti i fronti su cui si è lavorato per tutto l’anno: sanificazioni, comunicazione, servizi scolastici. Si è operato anche attivamente sul versante interno per garantire la sicurezza del personale grazie all’applicazione di stringenti protocolli frutto di un continuo confronto con le organizzazioni sindacali.

AMT si è caratterizzata anche nel 2021 come azienda di Tpl fortemente orientata all’innovazione e alle nuove tecnologie ma anche molto radicata nel territorio in cui eroga il servizio, confermandosi un punto di riferimento per i cittadini e per le Amministrazioni con cui collabora, tanto nella gestione di reti quanto nella progettazione di nuovi modelli e infrastrutture a servizio del Tpl.

L’integrazione dei due bacini di trasporto ha stimolato e contribuito alla programmazione di sinergie sui servizi. È stata realizzata la totale integrazione della comunicazione grazie alla revisione e all’aggiornamento degli strumenti di informazione: il sito web, la App, i profili social aziendali. Anche sul fronte tariffario sono state lanciate interessanti promozioni, un inizio di percorso condiviso che punta ad integrare i titoli di viaggio sull’intero territorio metropolitano.

È stato avviato e completato il progetto di rinumerazione delle linee provinciali così da semplificare la comprensione della rete per i clienti; il progetto è stato condiviso con tutte le Amministrazioni coinvolte.

Il rafforzamento del rapporto con il territorio si è concretizzato con l’avvio di incontri sistematici con i Sindaci dei comuni serviti da AMT.

Per una gestione più allargata dell’azienda i soci hanno deciso di passare dall’Amministratore Unico al Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri, così da rappresentare meglio tutte le realtà territoriali sulle quali AMT opera. Confermato Marco Beltrami alla guida dell’azienda come Presidente e, in qualità di consiglieri, Enzo Sivori, Nicoletta Buratti, Manuela Bruzzone e Alberto Balsi.

Per dare una nuova identità visual all’azienda è stato presentato il nuovo marchio AMT che sintetizza nel suo logotipo le caratteristiche salienti dell’azienda: un bacino di riferimento grande tanto quanto i confini della Città Metropolitana e un segno grafico che punta verso il futuro mantenendo radicata la tradizione.

Il progetto elettrico ha segnato ulteriori tappe nel corso dell’anno con l’acquisizione di nuovi e-bus e la partenza di ulteriori procedure d’acquisto. 

Con i nuovi ingressi del 2021 è stata lanciata la prima linea elettrica del Ponente (linea 193). Nell’estate alcuni mezzi elettrici sono stati sperimentalmente utilizzati sulla linea Santa Margherita Ligure – Portofino. Sono anche partiti importanti lavori per trasformare la Rimessa di Cornigliano nel secondo polo elettrico, dedicato al Ponente cittadino.

AMT continua ad essere un laboratorio aperto alle sperimentazioni di nuove tecnologie sul fronte della trazione; in autunno è stato testato per la prima volta a Genova, in ambito urbano, un bus a idrogeno, il New Urbino 12 Hydrogen di Solaris da 12 metri con cella a combustibile.

Sono proseguite anche le sperimentazioni di e-bus di taglie e caratteristiche al momento non presenti in flotta.

La tecnologia a servizio del Tpl per AMT ha significato un continuo processo di sperimentazione e innovazione, anche in collaborazione con partner di alto livello. Questo ha portato al testing e alla progressiva installazione del sistema contapasseggeri, al rilascio della nuova release della App AMT caratterizzata dall’integrazione con il trasporto provinciale e dal sistema di notifiche sui servizi.

Sul fronte dei servizi è stata lanciata, insieme al Comune di Genova, la navetta elettrica Centro Storico, un collegamento di prossimità per agevolare gli spostamenti di residenti e turisti nel cuore della città.

La metro è stata sottoposta nel corso dell’anno ad un articolato progetto di manutenzione e ammodernamento finanziato dal Comune di Genova che ha portato, tra l’altro, alla sostituzione integrale del sistema di segnalamento e automazione.

È proseguito il piano di ammodernamento degli impianti verticali. La seconda fase calendarizzata nel 2021 ha interessato gli ascensori Monumentale, Quezzi, Montello, la cremagliera di Granarolo e le funicolari Zecca Righi e Sant’Anna. Inoltre, è stato completato il rifacimento ligneo delle cabine dell’ascensore di Castelletto Levante, restaurate secondo i disegni originari. L’investimento complessivo del Piano di miglioramento dei verticali, cominciato nel 2018 e concluso nel 2021, è stato di 5 milioni di euro.

È stata completata la prima parte del nuovo “Museo diffuso 24 km” della Genova Casella allestito presso la nuova stazione di Crocetta d’Orero. Questo progetto di valorizzazione della storica ferrovia si è potuto realizzare grazie ai contributi di Regione Liguria, del comune di Serra Riccò e al progetto Treno, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) nel quadro del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 14-20. Nel corso dell’anno si sono svolti anche i lavori per il rinnovo del deposito di Casella.

Tante le campagne promozionali che sono state realizzate su temi di diverso interesse per i clienti: promo abbonamenti, sicurezza dei viaggi, emergenza Covid.

La campagna innovativa lanciata nell’anno è stata quella comportamentale sui “Mugugni socialmente utili” realizzata con l’Istituto Ligure per il Consumo, che ha avuto come testimonial il comico genovese Maurizio Lastrico. La campagna ha la particolarità di essere tutta in genovese.

Molto importante l’iniziativa sui giovani con la forte riduzione da 395 a 255 dell’abbonamento studenti e la gratuità, in accordo con Comune e Università di Genova, in ambito urbano per le matricole universitarie.

La fine dell’anno ha visto il lancio della gratuità su impianti verticali e metropolitana (in questo caso solo nelle fasce di morbida 10/16 e 20/22). Si è trattato di una sperimentazione di 4 mesi, poi prorogata, condivisa con il Comune di Genova per valutare l’impatto di un nuovo modello di Tpl, basato sulla stimolazione di un deciso cambiamento delle abitudini di spostamento da parte dei cittadini a favore della mobilità pubblica.

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