Oggi, in occasione della firma del contratto per la fornitura di altri 7 bus bipiano della Man, abbiamo incontrato la presidente di Cotral Amalia Colaceci.

Amalia Colaceci

Avvocato, classe 63, due figli. Amalia Colaceci, già assessore alla provincia di Roma, è a capo della Cotral da circa quattro anni. «Sono in questa azienda dal 27 ottobre 2014. Dapprima solo come presidente e poi, dopo le dimissioni del dottor Giana, ho assunto anche le funzioni di A.D.».

Nel settore si parla di ‘miracolo Cotral’…

«Lavoriamo tutti i giorni per migliorare il servizio e rendere sempre più efficiente questa azienda che ricordo essere un patrimonio pubblico».

Agli investimenti hanno risposto anche bilanci in equilibrio?

«L’anno scorso abbiamo chiuso con un utili di 8 milioni di euro, quest’anno l’utile operativo è superiore al risultato precedente. Mi sembra un gran bel segnale».

Siete tra le aziende che in Italia ha investito di più per rinnovare il materiale rotabile. Ci può fare una fotografia del parco di cui disponete?

«Oggi abbiamo un parco con un’età media di 10,8 contro gli oltre 15 anni di media che ho trovato al mio insediamento. Abbiamo ancora tanta strada da fare per allinearci alla media europea ma grazie alla nuova gara che abbiamo da poco pubblicato siamo sicuri di consolidare questo percorso di rinnovamento».

In che modo?

«Dopo aver acquistato i 420 autobus del contratto quadro precedente abbiamo ora bandito un’altra gara per un monte totale di altri 400 autobus, tutti in full service, con il primo contratto applicativo da 70 autobus già autofinanziato dall’azienda».

Sarebbe un’iniezione sostanziosa…

«Consideri che oggi il nostro parco conta circa 1.500 mezzi e se riuscissimo a portare in azienda anche questi 400 autobus, Cotral rinnoverebbe ben 800 mezzi in soli 5 anni. Direi che è un ottimo risultato…»

Lei pensa?

«Certamente. Ora posso dire che abbiamo fatto le scelte giuste per risanare quest’azienda. E lo abbiamo fatto in soli tre anni e mezzo. Oggi Cotral è una società dinamica, ne siamo fieri».

Parliamo di un argomento di cronaca, almeno per il nostro settore. Le gare di servizio. Secondo lei sono uno strumento valido per il tpl?

«Aprirsi al mercato è stato utile. Anche in Cotral, quando abbiamo dovuto affrontare con i nostri dipendenti il tema del cambio di passo necessario per rendere l’azienda più efficiente, le assicuro che la prospettiva di una possibile gara di servizio è stata una leva determinante. Credo quindi che quello delle gare sia un indirizzo giusto e sia uno stimolo per il settore per fare sempre meglio. Se poi vuole sapere se la Regione Lazio deciderà di andare a gara o, data la situazione di Cotral, continuare l’affidamento in house, questo non lo. Quella è una decisione politica che non spetta a me».

Amalia Colaceci

 

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