Allarme Autolinee Toscane: «Aumento dei contagi tra i nostri autisti»
Numero di positivi Covid in netta crescita tra il personale di Autolinee Toscane, il gestore unico del trasporto locale in Toscana, e in particolare proprio tra i conducenti degli autobus. Lo riferisce l’azienda stessa in una nota spiegando che «aumentano le possibilità di contagio nonostante che i dipendenti di AT rispettino rigorosamente le direttive sia delle […]
Numero di positivi Covid in netta crescita tra il personale di Autolinee Toscane, il gestore unico del trasporto locale in Toscana, e in particolare proprio tra i conducenti degli autobus.
Lo riferisce l’azienda stessa in una nota spiegando che «aumentano le possibilità di contagio nonostante che i dipendenti di AT rispettino rigorosamente le direttive sia delle autorità sia dell’azienda sull’uso dei dispositivi di protezione sia sui comportamenti corretti da osservare. D’altra parte, i rilevanti fatti dall’Agenzia regionale di sanità confermano che non sappiamo ancora se quando si arriverà al ‘plateau’ della curva delle infezioni, e gli effetti si sentiranno ancora per alcune settimane».
La situazione più complicata, segnala Autolinee Toscane, si ha nel Dipartimento Nord che comprende le province di Lucca, Livorno, Pisa e Massa Carrara. Le ultime rilevazioni di AT indicano una evidente crescita del numero di assenti per malattia in queste aree. Se, ad esempio, martediì 7 giugno scorso si registravano 56 assenze per malattie o infortuni, un mese dopo, giovedì 7 luglio 2022, tali assenze erano salite a 102, cioè sono quasi raddoppiate in un mese, e calate di poco nel fine settimana. Negli ultimi sette giorni, i malati Covid tra gli addetti At nella sola città di Livorno sono passati da tre a 13.
«In queste condizioni – conclude la stessa nota dell’azienda- è evidente che alcune corse sia delle tratte urbane che extraurbane potrebbero subire disagi, anche perché, va ricordato, che i mesi di luglio e agosto sono utilizzati per far godere ai lavoratori del proprio diritto alle ferie, dato che le scuole sono chiuse e quindi vi sono meno servizi di Tpl indispensabili come quelli per gli studenti».