Alfabus Europa: alzi la mano chi se la ricorda. Prima della pandemia, la controllata del gruppo cinese aveva fatto il nido in Italia e cercato di posizionarsi sul mercato nostrano, con un paio di unità piazzate a Cremona e un’offensiva di mercato rallentata dalla pandemia. Ma l’azienda non si è fermata. Oggi Alfabus Europa ha ancora sede a Modena e ha nel frattempo messo nel mirino la Spagna, dove, nell’ultimo anno, ha consegnato 130 pezzi. Tutti rigorosamente elettrici.

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Alfabus, verso il Busworld

L’offerta di Alfabus per il mercato italiano ed europeo si compone oggi di un modello urbano da 12 metri, l’Ecity L12 (quello raffigurato in questa pagina), in grado di trasportare 86 passeggeri e mosso da motore elettrico sviluppato internamente. Due le declinazioni: due o tre porte. I moduli batteria, per totali 422 kWh, sono posizionati tra il posteriore e il tetto e forniti dai connazionali di Catl.

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Nel frattempo l’azienda sta concentrando i suoi sforzi su una serie di novità di prodotto pronte al lancio al Busworld di Bruxelles in ottobre. Arriveranno infatti un mini da 6 metri e un 13 metri intercity. Con ordine (e in sintesi). L’Ecity L06 da 6,5 metri a passo lungo (4,6 metri) avrà batteria da 176 kWh e capacità per 37 passeggeri. L’e-Intercity L13 porterà con sé 528 kWh di energia e 60 passeggeri seduti. Arriverà anche il 12 metri equipaggiato per ricarica a pantografo bottom-down.

Assistenza? Alfabus ha stipulato contratti con una rete di circa dieci officine distribuite su tutto il territorio italiano. In caso di consegna, nell’officina di riferimento un tecnico direttamente inviato dalla casa madre affianca il personale per sei mesi dopo la consegna, fornendo formazione specifica.

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