Air Pullman, 70 anni di storia e tanto futuro davanti
Air pullman compie 70 anni. Una realtĆ che ha scritto importanti pagine della storia del trasporto pubblico e che ora guarda al futuro grazie alla terza generazione di Oldrini. Dopo ‘il regno’ di Ottavio (il fondatore), il testimone ĆØ passato a Giovanni (il lungimirante), e ora le redini sono in mano a Ottavia e Alessandro […]
Air pullman compie 70 anni. Una realtĆ che ha scritto importanti pagine della storia del trasporto pubblico e che ora guarda al futuro grazie alla terza generazione di Oldrini. Dopo ‘il regno’ di Ottavio (il fondatore), il testimone ĆØ passato a Giovanni (il lungimirante), e ora le redini sono in mano a Ottavia e Alessandro a cui ĆØ stata delegata l’espansione e il consolidamento del gruppo. Ć questa la famiglia Oldrini con Lina, moglie di Gianni e mamma di Ottavia e Alessandro, che ha sempre seguito da vicino le sorti dell’azienda. Come ogni mamma, osserva, non giudica e protegge. Ed ĆØ sempre presente.
Alessandro Oldrini, classe 77, entra in azienda nel 1995, allāetĆ di 18 anni: Ā«allāinizio potevo stare in azienda solo nel pomeriggio, allāepoca frequentavo le superiori. Lāautobus, come sa, ĆØ piĆ¹ di una passione: ĆØ la mia vitaĀ». Alessandro Oldrini ĆØ dovuto crescere presto, in fretta. Senza scelta. E insieme alla Ā«mamma ed OttaviaĀ» ha ereditato unāazienda che avrebbe tanto voluto condividere con papĆ Ā«mancato improvvisamente il primo agosto del 2001Ā».
Air Pullman, gli anni ’90
Ma riavvolgiamo per un attimo il nastro e torniamo alla metĆ degli anni ’90. Ā«Nel 1995 avevamo 34 dipendenti e 25 veicoli, coprivamo le linee aeroportuali che collegavano Malpensa a Milano, a Linate e a Varese. Nello stesso anno, grazie allāacquisizione dellāAutoservizi Zappa abbiamo avviato anche la tratta Malpensa-GallarateĀ». Ma ĆØ proprio lāaeroporto di Malpensa il fulcro su cui ruota buona parte della storia dellāazienda della famiglia Oldrini. Ā«Sul finire del 1995 mi sono occupato, insieme a papĆ , del rapporto con SeaĀ», continua Alessandro. Ā«Sea, infatti, in previsione dellāapertura del Terminal 1 (avvenuta nel 1998 n.d.r) voleva intensificare il cadenzamento per rendere piĆ¹ appetibile lāaeroporto. E il servizio di linea fu un tassello fondamentale di questo progetto. Avviammo cosƬ, nel 1996, il Malpensa ShuttleĀ». Un marchio realizzato in collaborazione con Sea, che aveva necessitĆ di dare un’identitĆ ai servizi di collegamento. Nome partorito dallo stesso Alessandro che, caso vuole, era da poco tornato dagli Stati Uniti dopo aver frequentato un corso di lingua inglese. Quasi contestualmente sono partiti i servizi su Milano P.zza Castello e Cadorna perchĆ© lāaeroporto non era ancora collegato dal treno.
Air Pullman, il trasporto pubblico locale
Nel biennio 1997-98 Air pullman punta sulla crescita anche grazie al trasporto pubblico locale Ā«Per noi il tpl arriva nel 1997 a seguito dellāacquisizione dellāAutoservizi Cova di Somma Lombardo. Sempre in quellāanno abbiamo fondato la societĆ Saco e āalleggeritoā la Air pullman spa della “Malpensa-Gallarate”. In questo modo abbiamo messo in un unico contenitore il tpl di VareseĀ». Nel 1998 lāazienda intensifica, con una secondaĀ linea, il collegamento per Cadorna in attesa dellāarrivo della linea ferroviaria. LāAir pullman in quel periodo passa da 45 a 75 dipendenti.
Air Pullman, il 2001 ĆØ l’anno zero
Poi arriva il primo agosto del 2001, quando il papĆ Giovanni (detto Gianni) Ā«ci ha lasciati. Quello fu lāanno zero. Sia sul piano personale sia su quello professionale. Il 4 di agosto del 2001, giorno del funerale di mio papĆ , ci siamo guardati e abbiamo detto: cosa facciamo? Beh, ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti. Mio padre ĆØ stato un grande maestro, ci ha insegnato molto. E quello che ci ha insegnato noi lo abbiamo messo a frutto. Io nellāOperation e mia sorella Ottavia in veste di managing directorĀ».
Arriva il nuovo millennio
Ma gli anni 2000 corrono e Air pullman non ha nessuna voglia di giocare nelle retrovie. Nel 2003, infatti, partecipa alla gara per il servizio di trasporto pubblico locale della Provincia di Milano, che vince. L’iter si insabbia nei ricorsi.Ā In attesa dellāaggiudicazione definitiva viene gestita nel 2007 lāacquisizione del ramo dāazienda di Ctnm comprendente il deposito e parte delle linee del bacino che devono essere trasferite al vincitore della gara, a cui si sono aggiunti nel 2010 i trasferimenti da Gtm e Sila. La gestione del contratto di servizio, ancora in essere, inizia a fine 2010.
Air Pullman, le strategie
Le scelte aziendali, gli investimenti e la tensione verso la crescita hanno modificato negli anni la struttura e la dimensione dellāazienda. Ā«Nel 2005 avevamo 100 dipendenti, diventati 150 nel 2008. Nel 2010, grazie al contratto di servizio e al subappalto Atm, i collaboratori diventano 200. Dal 2016 contiamo 400 dipendenti e 280 mezziĀ». Fiore allāocchiello ĆØ lāetĆ media del circolante Ā«Il parco tpl ha una media di 4,5 anni di etĆ . E sa cosa le dico? Siamo penalizzati dal fatto che il contratto ĆØ in proroga, diversamente sarebbe ancora piĆ¹ bassa lāetĆ mediaĀ».
Il Gruppo e le sue sedi
Oggi il Gruppo ha sei depositi. Ā«La sede storica con tutti gli uffici amministrativi ĆØ ubicata a Somma Lombardo, mentre il deposito di Solaro copre il tpl dellāarea metropolitana. A Caronno Pertusella c’ĆØ la sede per il subappalto Atm. Ad Assago, invece, ĆØ domiciliata la societĆ Solaria e il deposito per lāautobus dellāInter. Chiudono i depositi di Paderno Dugnano e quello di Cologno Monzese, questāultimo per gli shuttle aeroportuali e di Linate. Il ventaglio di linee servite annovera anche la Linate – Monza, il Linate – Malpensa e il Milano – Orio al Serio, Bergamo – Orio – Malpensa, Linate – Fiera e Linate – Milano Centrale.
Lāazienda della famiglia Oldrini ĆØ impegnata anche sul fronte Flixbus Ā«attualmente abbiamo in servizio 16 autobus che diventeranno 24 nel giugno prossimoĀ», ci dice Alessandro Oldrini, Ā«Flixbus ha cambiato la vita di tanta gente ed ĆØ una grande opportunitĆ per noi aziende. Certamente ĆØ anche il risultato dellāincapacitĆ totale di fare sistema da parte delle nostre aziende storiche. Questa chiusura ha certamente aiutato la penetrazione di un player che grazie a una piattaforma innovativa ĆØ diventata leader europeoĀ». E futuro? Ā«Innovare, investire per crescere. Sono sempre stati questi i nostri pilastri. Continueremo cosƬ, come ci ha insegnato papĆ Ā».
Air Pullman, il 1949 ĆØ l’anno del battesimo
Ma torniamo agli albori. Un salto indietro, molto indietro, fino al 1949. L’anno in cui nonno Ottavio Oldrini pone la prima pietra. Ottavio ĆØ un “ragazzo del ’99” (1899, naturalmente) che fresco cinquantenne fonda a Gallarate l’azienda Pullman Atal. Un solo autobus, Ā«Un Lancia 3Ro rossoĀ» ricorda Piero Frascoli, oggi 90enne, primo dipendente della neonata societĆ , nella quale ha militato, salvo un quinquennio di interruzione, fino al 1992. Ottavio veniva da un’esperienza in autorimessa, ma Ā«aveva lo sguardo avanti. Aveva colto che l’apertura dell’aeroporto avrebbe portato opportunitĆ Ā». Nel ’48, infatti, l’aeroporto di Malpensa era stato aperto al traffico civile. E la creatura di nonno Ottavio inizia subito a marciare a pieno ritmo, legata a doppio filo al mondo dell’aeroporto di Malpensa e al collegamento con Milano Garibaldi, con una breve incursione nel trasporto pubblico urbano di Gallarate tra gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60.
Giovanni Oldrini e la societĆ che cresce
Ć il 1963 quando a Ottavio (che morirĆ dodici anni dopo) subentra l’indimenticato figlio Giovanni. Per tutti: Gianni. Ā«Ha preso le redini della societĆ appena finita la ragioneria, giovanissimo – ripercorre Mariangela Pancotti, storica dipendente di area amministrativa del gruppo Oldrini, di cui facevano parte diverse societĆ con Air pullman nel ruolo di azienda principale -. Ć arrivato in un periodo non particolarmente florido (l’aeroporto di Linate si era rinnovato e ampliato a inizio anni ’60, causando una flessione del traffico aereo su Malpensa, n.d.r.). Ha resistito e piano piano ha fatto crescere l’azienda, tenendola sempre in movimento, sempre un passo avanti alle altreĀ».
L’aeroporto ĆØ il centro di tutto
Era un’azienda lontana anni luce da quella che ĆØ oggi. Ā«Quando sono arrivata io, nell’82, eravamo una trentina di dipendenti e avevamo un ufficio in aeroporto che lavorava 365 giorni l’anno – sempre Pancotti (nella foto qui sotto a sinistra, insieme a Piero Frascoli e Lina) -. L’ufficio dell’aeroporto era il centro di tutto (verso il ’60 era stato aperto anche un deposito autobus di fronte all’aeroporto, per essere piĆ¹ vicini al terminal, n.d.r.), il luogo in cui Giovanni Oldrini passava gran parte del suo tempo. Era una persona molto severa ma anche molto corretta, estremamente giusta. Era sempre in aeroporto, vicino ai dipendentiĀ».Ā Un ricordo confermato da Lina, che ancora ricorda le notti passate in aeroporto, le corse per raggiungere l’ufficio quando l’emergenza chiama e tutto il resto passa in secondo piano. Emergenze che, negli anni ’60 e ’70, possono assumere molteplici forme. Ma la principale ha il candore soffuso della nebbia, che sovente impone dirottamenti dei voli in partenza o in arrivo su altri aeroporti. Con Air Pullman incaricata di trasferire equipaggi e dipendenti.
1985. Una vera emergenza
Ed emergenza vera ĆØ nell’85, l’anno di una nevicata che tutti gli over 50, a Milano, ancora oggi raccontano. Ā«Quel giorno non sapevamo se ridere o piangere. Tutti i pullman erano fuori con autisti e passeggeri – ancora Pancotti -. Ma non sapevamo dove fossero. Non c’erano i cellulari, la neve aveva bloccato tutto… per molte ore gli autobus erano come persiĀ».
Air Pullman, un’azienda che si evolve
L’apertura dell’odierno terminal 1, nel 1998, ha portato a una crescita esponenziale del traffico su Malpensa. Air pullman si ĆØ ulteriormente ingrandita, nonostante la concorrenza ampliatasi a dismisura. Sono aumentati dipendenti e parco mezzi. Gianni non fa in tempo a compiere quarant’anni in sella ad Air Pullman. Un attacco cardiaco di prima mattina lo strappa alla guida dell’azienda e all’affetto di familiari, amici e dipendenti. Senza preavviso, i figli sono chiamati al timone della societĆ . Ā«Gianni ĆØ morto nel 2001 – ricorda Lina -. Si era occupato dell’azienda fino alla sera prima. A quel punto sono subentrati i nostri figli: Alessandro aveva 23 anni, Ottavia 27. Sono entrati giovani in una societĆ ormai avviata. Ma per loro non era un debutto assoluto: Gianni li aveva coinvolti fin da piccoli nella vita dell’aziendaĀ». Ma di questa storia abbiamo giĆ parlato.