Air inaugura il nuovo terminal (tra le polemiche). L’AD Acconcia: «Hub strategico»
Wi-fi gratuito, panchine smart, totem interattivi, un impianto fotovoltaico che a regime garantirà l’autosufficienza energetica. Sono solo alcune delle caratteristiche del terminal dell’Air inaugurato questa mattina ad Avellino dal presidente della regione, Vincenzo De Luca. «Un hub – commenta Antony Acconcia, amministratore unico di Air– destinato ad essere uno snodo strategico per la mobilità urbana […]
Wi-fi gratuito, panchine smart, totem interattivi, un impianto fotovoltaico che a regime garantirà l’autosufficienza energetica. Sono solo alcune delle caratteristiche del terminal dell’Air inaugurato questa mattina ad Avellino dal presidente della regione, Vincenzo De Luca.
«Un hub – commenta Antony Acconcia, amministratore unico di Air– destinato ad essere uno snodo strategico per la mobilità urbana ed extraurbana. Nel settore del trasporto pubblico – aggiunge – la regione ha fatto sforzi giganteschi», ricordando le gare in corso da oltre 50 milioni di euro per l’acquisto di 202 nuovi bus a metano ed elettrici e il progetto per la realizzazione degli impianti di ricarica.
«In un anno – ha continuato – l’Air è diventata l’azienda regionale del Tpl su gomma con 1.171 dipendenti e con altre 104 assunzioni che saranno effettuate entro l’anno».
L’inaugurazione della struttura, in piena campagna elettorale, ha creato non poche polemiche . Il consigliere regionale del M5s, Vincenzo Ciampi, ha definito l’evento, «una presa in giro dei cittadini», (il terminal sarà effettivamente operativo dalla prima settimana di ottobre). Secondo Ciampi, «la finta inaugurazione è la riprova di una classe dirigente a cui manca il senso della misura, della continenza, della vergogna».
Da un altro versante, Giuliana Franciosa, candidata al Senato per Forza Italia, ironizza: «Oggi ad Avellino hanno sprecato altri due metri di nastro. Beati coloro che vivono a Salerno – aggiunge la candidata forzista – mentre per arrivare a Bisaccia o a San Bartolomeo in Galdo (comuni rispettivamente irpino e sannita) serve l’aiuto del Signore».
Il costo complessivo dell’opera è stato di 28 milioni di euro, 12 dei quali finanziati dalla Regione Campania.