di Gianluca Celentano (conducente bus)

La communty degli autisti di autobus, soprattutto del nord Italia, in queste ore si sta attivando sul web nonostante la commozione, per rendere omaggio a uno storico riferimento bergamasco del Gran turismo e un riferimento per la Flaccadori Autoservizi. Ogni perdita di un autista, è un dolore per tutti i colleghi di linea, ma lui era trasversale e davvero conosciutissimo.

Il 29 novembre il collega Fabrizio Mogavero ci ha lasciati in silenzio ma con la forza di scherzare e sdrammattizzare fino alla fine. Solo a pochi aveva parlato della sua sofferenza e la notizia arriva dal suo amico e collega Roby Merlini di Roma, che per primo ha postato un ricordo del suo amico. Da li in poi, la foto del grande Fabrizio ha iniziato a rimbalzare tra tutti i gruppi di autisti di autobus.

fabrizio mogavero

Fabrizio era un autista vecchio stampo, che sapeva sempre tornare a casa con la macchina anche se c’era un guasto, sempre pronto a fermarsi per aiutare un collega a mettere le catene o a far manovra. Da lui potevi solo ascoltare e imparare con tranquillità. Simpatico, ironico, pronto a trasmettere la passione ai giovani ed esclusivamente di buon umore come sono un po’ tutti i conducenti, ma soprattutto è stato il primo autista ad avere 7 anni fa l’indovinata intuizione di trasferire le rimesse sul web.

Fabrizio Mogavero, le rimesse sul web

Ha creato la prima pagina Facebook riservata ai driver e alle nostre amiche tour leader, generando successo con più di cinquemila iscritti e diventando il gruppo più grande d’Italia. Un po’ tutti dobbiamo gratitudine a Fabrizio, quando grazie a qualche informazione dell’ultimo minuto sulla pagina web, siamo partiti più tranquilli evitando code o risolvendo un problema anche amministrativo.

Non eravamo mai soli durante un viaggio, soprattutto all’estero, in Svizzera in particolare. Ci teneva a tenerci uniti dicendo che la crisi nel settore sarebbe passata e di tener duro, questo è quello che emerge da chi, più di altri, ha avuto il piacere di incontrarlo nei piazzali delle capitali ridendo e divertendosi insieme. Non avete idea di quanti colleghi stiano portando il loro cordoglio alla famiglia in queste ore. Vorrei riportare solo alcuni degli innumerevoli messaggi dei colleghi per Fabrizio, che valgono più di tante parole che trovo con difficoltà:

Cinzia (tour leader): «Vorrei dirti tante cose ma, sento solo vuoto e dolore. Ti voglio bene Brizio».
Pierluigi (autista): «Purtroppo sarà molto difficile pensare che ci sei più, forse impossibile, fai l’ultimo viaggio in pace».
Manuela (tour leader): «La vita è un viaggio che ti permette di fare amicizia con molte persone, ma poche rimarranno nel cuore, tu sei uno di quelli, Buon viaggio Fabry».
Roby (autista): «Fratè, io non lo so se oggi riesco a ditte addio… Non lo so mica se riuscirò mai a lasciarti andare… Sei stato er primo co cui ho legato quando anni fa cominciai a gira l’Europa. Eri il mio guru, quante volte mi hai aiutato. C’avevi n’core così grande che c’avevi spazio per chicchessia e giustificavi e cercavi di comprendere tutti…».

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