A Torino lo shuttle autonomo stampato in 3D. Olli in prova per quattro mesi
Stampato in 3D, elettrico e privo di conducente. Tre caratteristiche che riassumono la portata tremendamente innovativa di Olli, la navetta a guida autonoma che sarà presto in servizio a Torino, per quattro mesi, nell’ambito del campus delle Nazioni Unite Itc. Il mezzo è stato presentato ieri alla presenza del sindaco Chiara Appendino e del ministro […]
Stampato in 3D, elettrico e privo di conducente. Tre caratteristiche che riassumono la portata tremendamente innovativa di Olli, la navetta a guida autonoma che sarà presto in servizio a Torino, per quattro mesi, nell’ambito del campus delle Nazioni Unite Itc. Il mezzo è stato presentato ieri alla presenza del sindaco Chiara Appendino e del ministro all’innovazione Paola Pisano.
Il mezzo è stato lanciato nel 2016 ed è già stato messo alla frusta in varie città americane e successivamente a Berlino.
Local Motors e la navetta autonoma
Il minibus elettrico firmato dall’azienda americana Local Motors vanta un’autonomia, dichiarata dal costruttore, di 50 chilometri e può ospitare fino a 12 passeggeri. Velocità massima: 25 km/h.
Il suo approdo a Torino è legato a una sinergia, ha precisato Appendino, tra vari partner, tra cui Itcilo, Reale Mutua e l’università di Torino, oltre che il comune. Tra le particolarità di Olli, oltre alla guida autonoma, vi è il fatto che il mezzo è composto per l’80 per cento da parti stampate in 3D. L’assemblaggio richiede appena una giornata. Il prezzo? Secondo quanto riportato su La Repubblica, si aggira attorno ai 300mila euro.
Fino a maggio lo shuttle Olli sarà in servizio all’interno del campus sulla riva del Po. Successivamente, il progetto prevede di testarlo in condizioni di mobilità reali.
Il cervello di Olli? Ibm Watson
Secondo quanto illustrato nel corso del lancio di Olli, ormai oltre tre anni fa, a muovere lo shuttle è il sistema di guida basato su Ibm Watson, evoluto sistema di intelligenza artificiale. Sul veicolo sono montati oltre 30 sensori: l’interfaccia è in grado di elaborare le informazioni ottenute e regolare di conseguenza il suo comportamento nel traffico. Per ora si tratta di nulla più che un prototipo, ma sono numerose le amministrazioni locali in tutto il mondo che hanno manifestato interesse nella possibilità di introdurre il veicolo nel proprio sistema di tpl.
Il minibus è azionato da quattro motori elettrici nel mozzo delle ruote.