Un bonus che copre fino a un massimo di 60 euro per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale annuali e mensili e che sarà richiedibile da settembre da tutte le persone con un reddito inferiore ai 35mila euro annui. Lo hanno annunciato i ministri del Lavoro Andrea Orlando e dei Trasporti e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

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Per ottenere il bonus sarà messa a disposizione una piattaforma dedicata, che al momento è in fase di perfezionamento e il plafond della misura è pari a 79 milioni. Una volta ottenuto, l’utente potrà utilizzare il bonus con un singolo gestore al momento dell’acquisto dell’abbonamento. Il governo, ha detto Orlando, «dimostra attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di sostenibilità sociale. Siamo di fronte a una misura che cerca di non lasciare indietro nessuno. Inoltre – ha aggiunto – è una misura che può dare sollievo anche alle aziende che durante il Covid hanno subito un colpo per l’interruzione delle attività. Ha un carattere sperimentale ma ci sono tutte ragioni per buon esito».

Al momento, ha detto ancora Orlando, «stiamo lavorando con le società di trasporto pubblico e con le rappresentanze per una buona riuscita dell’iniziativa». L’ambizione, ha quindi continuato il ministro, «è renderlo strutturale, ma il quadro politico ci consiglia cautela. Credo che se il meccanismo funzionerà, e credo di sì, ci saranno le condizioni per avere un’evoluzione strutturale di questa misura. Nel dl aiuti era previsto il fondo necessario, abbiamo attivato procedure e meccanismi per spendere queste risorse. La misura ha una doppia valenza: il sostegno al reddito, in particolar modo dei lavoratori, studenti e chi è in difficoltà a causa dell’inflazione e come incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico, che è un obiettivo che corrisponde all’affermazione di un principio di sostenibilità».

Le parole del Mims di Giovannini

Secondo i calcoli del Mims, il bonus mobilità coprirà un milione di abbonamenti. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, alla conferenza stampa organizzata insieme al ministero del Lavoro per presentare la nuova misura, attiva a partire da settembre. Se questo dato dovesse essere effettivamente confermato «si aprirà un ragionamento molto diverso a sostegno di quello che chiamiamo mobilità locale sostenibilità, concetto diverso dal semplice trasporto pubblico locale», ha sottolineato Giovannini.

Il bonus trasporti, «pensato per sostenere le persone economicamente più fragili in un momento difficile come quello attuale, è un’occasione per incentivare l’uso del trasporto pubblico locale ed è un esempio di provvedimento che, come auspichiamo, produrrà ricadute positive anche dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale», ha concluso il titolare del Mims.

Assoutenti critico

Tpl: Assoutenti, bonus 60 euro misura elettorale, non risolve problemi

«Una misura elettorale che non risolve il problema delle enormi spese a carico dei cittadini sul fronte dei trasporti». Questo il giudizio di Assoutenti sul bonus trasporti da 60 euro, annunciato oggi dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando e dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. «Siamo favorevoli a forme di aiuto per i cittadini volte ad affrontare la spesa legata ai trasporti pubblici, ma decisamente contrari a bonus a pioggia che non risolvono i problemi e appaiono più come “spot” in vista delle imminenti elezioni», sottolinea il presidente Furio Truzzi. Per cui «su Tpl e trasporto ferroviario servono altre misure e di tipo strutturale, partendo da una riduzione delle tariffe a carico degli utenti, un miglioramento e potenziamento del servizio e una deducibilità totale del costo degli abbonamenti, in modo da portare e benefici sul lungo termine e per una estesa platea di cittadini». «Il bonus rischia poi di trasformarsi nel solito “click day” all’italiana, dove solo i più veloci riusciranno ad accaparrarsi i 60 euro, lasciando a bocca asciutta una vasta fetta di aventi diritto, senza considerare i problemi tecnici che tale procedura comporta, con i sistemi informatici che vanno puntualmente in tilt nel giorno in cui partono le prenotazioni», conclude Truzzi.

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