240 milioni in tre anni sul trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna
Un programma di investimenti per oltre 240 milioni in tre anni sul trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna. E’ stato approvato in Commissione territorio, ambiente e mobilita’ dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna l’atto di indirizzo per la programmazione e l’amministrazione del Tpl 2021-2023. Tra gli obiettivi, l’incremento degli strumenti di integrazione gomma-ferro, la digitalizzazione dei servizi e gli investimenti per linee ferroviarie […]
Un programma di investimenti per oltre 240 milioni in tre anni sul trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna. E’ stato approvato in Commissione territorio, ambiente e mobilita’ dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna l’atto di indirizzo per la programmazione e l’amministrazione del Tpl 2021-2023. Tra gli obiettivi, l’incremento degli strumenti di integrazione gomma-ferro, la digitalizzazione dei servizi e gli investimenti per linee ferroviarie piu’ veloci, moderne e sicure.
240 milioni in tre anni sul trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna
L’atto di indirizzo era stato condiviso dall’assessore regionale a Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, con i rappresentanti di Anci, Province, Comuni, Agenzie e Aziende Tpl regionali e parti sociali. Il programma tiene conto dell’impatto della pandemia sull’organizzazione e gli orari delle citta’ e, a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, restera’ ancora il quadro di riferimento del prossimo futuro. L’altra sfida e’ quella della transizione ecologica e quindi dello sviluppo di una mobilita’ sostenibile: proseguira’ quindi a ritmo spedito la sostituzione dei mezzi piu’ inquinanti, puntando su metano, elettrico e anche idrogeno. Il trasporto pubblico locale, spiega Corsini, “dovra’ essere sempre piu’ integrato con un maggior coinvolgimento dei mobility manager, dovra’ favorire sinergie tra pubblico-privato e ispirarsi a logiche di specializzazione dei servizi per adattarsi meglio alle domande delle aree a basso regime di utenza”.